Land Grabbing by Liberti Stefano

Land Grabbing by Liberti Stefano

autore:Liberti Stefano [Stefano, Liberti]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2017-07-19T22:00:00+00:00


4. CHICAGO

La borsa della fame

Le pareti esterne sono bianche, lisce e squadrate. L'ingresso è una porta girevole che dà su un antro semibuio. I corridoi scuri sono resi ancor più opachi da un'illuminazione fintamente calda, quasi innaturale. Imponente e maestoso, tanto proteso verso il cielo da aver conservato per anni il record di edificio più alto della città, il grattacielo del Chicago Board of Trade ha l'aspetto di una fortezza inespugnabile. Nessuna indicazione a segnalarne la presenza ai passanti, nonostante sorga al centro del Loop, il movimentato quartiere d'affari della città. Nessun elemento di americana autocelebrazione, come le enormi bandiere a stelle e strisce che drappeggiano invece l'ingresso del New York Stock Exchange di Wall Street. Persino la statua di Cerere, la dea dell'agricoltura, che sorge in cima al grattacielo, è priva di volto. Quasi a voler dire: al di fuori della borsa non c'è niente da guardare. L'edificio sembra bastare a se stesso: è come se, nella mente di chi l'ha costruito, vi fosse l'esigenza di evitare ogni contaminazione con il mondo esterno, di rendere esplicito il carattere segreto, quasi esoterico delle contrattazioni che si svolgono all'interno.

Eppure, questo monolite austero è, insieme allo skyline che a poca distanza si estende sulle rive del gigantesco lago Michigan, il simbolo più concreto di questa città livida e attraente, patria di gangster e avventurieri, mercanti e truffatori. La storia di questa borsa riassume quella della città, e in parte degli stessi Stati Uniti d'America. Fondata nel 1848, quando Chicago era ancora un agglomerato di baracche appoggiate le une alle altre sulle rive del lago, ha segnato le varie tappe che hanno portato la windy town a essere la capitale del Midwest. Era l'epoca della frontiera aperta, dello sviluppo verso ovest. Di un'America che, alla vigilia della guerra di Secessione, cercava di inventarsi in quanto nazione. Ma anche quella del capitalismo commerciale che avanzava sulle rotaie e sui fiumi, trasportando merci e uomini e plasmando i connotati di un paese in divenire.

Il 1848 è un anno chiave per Chicago: viene aperto il canale che collega il fiume Illinois, affluente del Mississippi, al lago Michigan, a sua volta collegato attraverso il lago Eire e l'omonimo canale a New York e alla costa atlantica. In quello stesso cruciale anno viene inaugurata la prima linea ferroviaria, la Galena and Chicago Union. Sono appena dieci miglia, che però dodici anni dopo saranno diventate 6000. Chicago si afferma come centro strategico, punto di snodo delle vie fluviali e ferroviarie che collegano le grandi praterie dell'interno ai centri urbani della costa orientale.[66] Così, nel giro di pochissimo tempo la piccola cittadina dell'Illinois cresce a dismisura e si trasforma nella principale piazza di scambio dei cereali e delle carni prodotti nelle praterie dell'Ovest. Qui arrivano il mais dell'Iowa, il grano del Kansas e del Nebraska, i bovini del Wisconsin. Osservando la città inondata da tonnellate di prodotti agricoli, presa d'assalto da sciami di contadini, occupata da mandrie di animali destinati al macello, alcuni uomini d'affari fiutano il senso del vento.



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